Marco Martinelli
Farsi luogo
Varco al teatro in 101 movimenti
101 varchi per entrare, e perdersi, nel teatro labirintico di uno dei più originali artisti italiani.
Un teatro ortodosso, rigoroso e sincretico, capace di cogliere le contraddizioni del reale, il loro mescolarsi, per farsi luogo, vita e arte.
Marco Martinelli
È fra i maggiori registi e drammaturghi del teatro italiano, ma il ruolo che più lo descrive è quello di poeta capocomico.
Le sue opere nascono infatti dall’interazione e dal rapporto di vicinanza con gli attori del Teatro delle Albe, ensemble fondato nel 1983 insieme a Ermanna Montanari (premio Duse nel 2013 e tre volte Premio Ubu come miglior attrice), Luigi Dadina e Marcella Nonni, a cui spesso si uniscono, nel corso di progetti di respiro internazionale, giovani non-attori che scoprono la propria identità teatrale proprio attraverso la drammaturgia di Martinelli.
In lui e nel teatro delle Albe, Claudio Meldolesi ha visto «un uomo-teatro iperrealista e un collettivo di irriducibili individualità»; mentre l’esperienza di meticciato teatrale tra attori italiani e senegalesi (da anni è componente stabile della compagnia che fu capitanata da Mandiaye N’Diaye) è stata definita da Franco Quadri come «l’ultima riprova che la fabbrica del teatro africano è in Europa, come già ci avevano ammonito Genet e Brook».
Martinelli ha vinto il premio Ubu quattro volte (regia, drammaturgia, pedagogia: 1996, 2007, 2012, 2013), il premio Hystrio alla regia (1999), il premio Mess di Sarajevo (miglior regia) e il premio alla carriera assegnato nel 2009 dal Festival Journées Théatrales de Carthage.
I testi di Martinelli sono tradotti e messi in scena in Francia, Belgio, Stati Uniti, Germania, Russia, Romania.